Non solo una questione di natura estetica: eliminare il peso in eccesso, a partire dal famigerato grasso sulla pancia, è un’esigenza non trascurabile anche per il benessere psicofisico d’ogni persona. Sarebbe infatti un errore trascurare i rischi per la salute legati al grasso addominale, il cui aumento può essere causato da diversi fattori.
Va da sé dunque che, per combattere in modo efficace l’accumulo di tessuto adiposo nella zona dell’addome, è necessario prima di tutto capirne le reali cause, per poi affrontare il problema con un percorso personalizzato.
In questa breve guida vedremo dunque quali sono le principali cause che portano all’aumento del grasso sulla pancia, concentrando l’attenzione sulla spesso trascurata connessione tra stress e obesità addominale; infine vedremo in cosa consiste l’approccio olistico proposto dai nostri esperti nutrizionisti, per eliminare il peso in eccesso e migliorare la propria salute e la propria quotidianità.
Grasso sulla pancia: le principali cause
Come anticipato, l’eccesso di grasso addominale è un fenomeno multifattoriale, influenzato dunque da diversi elementi, quali abitudini di vita, fattori ormonali e predisposizioni genetiche. Una delle cause principali è l’alimentazione scorretta: è infatti risaputo che un consumo eccessivo di zuccheri raffinati, di bevande alcoliche e di cibi ultraprocessati favorisce l’accumulo di tessuto adiposo viscerale.
Ma l’accumulo di grasso sulla pancia non è da ricondurre unicamente a una nutrizione poco attenta e non sufficientemente sorvegliata: anche la sedentarietà gioca un ruolo determinante, riducendo il dispendio energetico e rallentando il metabolismo, così da portare a un incremento del peso corporeo.
Anche un’insufficiente qualità del sonno può causare a lungo andare l’aumento dell’adipe addominale: dormire poco o male altera infatti la regolazione della fame e della sazietà, inducendo a mangiare di più e a preferire alimenti calorici.
Non è inoltre da trascurare la componente genetica, che può rendere alcune persone maggiormente soggette a immagazzinare grasso sull’addome rispetto ad altre parti del corpo. E ancora, le variazioni ormonali legate alla menopausa o agli squilibri endocrini possono accentuare il problema nelle donne, laddove negli uomini la crescita del grasso sulla pancia può essere incentivata da un calo del testosterone.
Un ulteriore fattore rilevante che contribuisce all’accumulo di grasso, in particolar modo nella zona addominale, è infine lo stress: spieghiamo meglio questo cruciale aspetto nel prossimo paragrafo.
Il legame tra stress e grasso addominale
Come riportato nello studio Ipsos World Mental Health Day, nell’ultimo anno il 60% degli italiani ha sofferto di stress, fino al punto di pensare di non essere in grado di affrontare e gestire le sfide quotidiane; un italiano su tre ha avuto a che fare con carichi simili di stress almeno 3 volte negli ultimi 12 mesi.
Non è un caso se l’OMS ha definito lo stress come il “Male del XXI secolo”, sottolineando che l’esposizione per lungo tempo a fattori di stress può avere conseguenze gravi, quali l’incremento di vulnerabilità di fronte a malattie infettive, patologie metaboliche, malattie autoimmuni e tumorali, per arrivare all’ipertensione, all’infarto, nonché più semplicemente a emicranie e ulcere.
È inoltre da sottolineare il fatto che lo stress cronico rappresenta un altro fattore rilevante per l’accumulo di grasso sulla pancia. In risposta agli stati di tensione, infatti, il nostro organismo produce cortisolo, un ormone che stimola l’accumulo di grasso proprio nella zona addominale. Lo stress cronico è inoltre collegato a una maggiore resistenza all’insulina, la quale regola il metabolismo degli zuccheri; uno squilibrio può quindi incentivare l’incremento di peso.
A partire da questi fattori, lo stress si guadagna una posizione in prima fila tra le cause del grasso sulla pancia, e gioca un ruolo particolarmente importante nell’aumento del grasso viscerale: a differenza del grasso sottocutaneo, questo si trova al di sotto della parete addominale, e non è inerte, con effetti maggiormente negativi sulla salute.
Come eliminare il grasso sulla pancia: un approccio olistico
Arrivati fin qui, risulta chiaro quanto l’accumulo di grasso addominale sia il risultato di uno stile di vita non equilibrato, aggravato da fattori biologici interconnessi e dallo stress. È inoltre stato spiegato quanto l’eccesso di grasso sulla pancia possa essere dannoso per la nostra salute. Da qui dunque la necessità di agire tempestivamente e in modo mirato per ridurre l’adipe sull’addome ed eliminare il peso in eccesso.
L’approccio più efficace, vista la presenza di diverse possibili cause, è di tipo olistico, andando dunque ad apportare cambiamenti in diversi aspetti della propria quotidianità. È essenziale partire da un’alimentazione bilanciata, con una dieta costituita da carboidrati a basso indice glicemico, proteine e grassi sani; a questo va aggiunto un’attività fisica regolare e mirata alla perdita di peso sostenibile e alla modulazione della risposta ormonale e insulinica. E ancora, come visto è fondamentale ridurre lo stress, cosa che nella maggior parte dei casi risulta tutt’altro che facile.
È positivo il fatto che l’attività fisica sia già di per sé un buon metodo per contenere lo stress cronico. Al di là dell’eliminazione, laddove possibile, delle fonti di stress, è consigliabile sperimentare delle tecniche di rilassamento, impegnarsi per avere un sonno regolare, coltivare i propri hobby e imparare a prendersi cura del proprio corpo.
Il ruolo della nutrizione funzionale
Il vero obiettivo non dovrebbe essere perdere peso o eliminare il grasso sulla pancia: sarebbe infatti bene puntare a rimettersi in forma in modo sano e duraturo, o meglio ancora definitivo. Per questo motivo i nutrizionisti del nostro centro medico di Milano propongono una dieta funzionale rigenerativa e personalizzata, per raggiungere sì una perdita del peso in eccesso, ma anche maggiore benessere, performance migliori e longevità attiva. Dalla nostra prospettiva, l’alimentazione può essere vista come lo strumento principale e più importante per essere e restare belli e in salute.
Con una dieta funzionale rigenerativa è possibile rendere più efficienti gli apparati del nostro organismo, modulare gli squilibri ormonali, accendere i geni della longevità, nonché mantenere l’equilibrio ideale della bilancia ossidativa e infiammatoria. Affinché tutti questo sia possibile diventa quindi importante mettere a punto una dieta su misura, con un piano alimentare personalizzato in base alle proprie peculiari esigenze nutrizionali e tenendo conto dei propri obiettivi, del proprio stato di salute e del proprio stile di vita. In molti casi può per esempio risultare particolarmente efficace una dieta chetogenica, orientata al dimagrimento ma in grado di preservare la massa muscolare.
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